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Il saluto di mister Siligardi, che lascia la Bagnolese

10-05-2017 19:36 - News Generiche
Dopo quattro anni in panchina, Simone Siligardi si è staccato dalla Bagnolese

"Per me è ora di andare perchè sento di aver dato tutto me stesso

La Bagnolese non si indossa e non si allena, si vive.

E´ questo il concetto che ho sempre cercato di passare ai miei compagni quando giocavo, e insegnarlo ai giocatori in questi quattro anni da allenatore. Allenare la Bagnolese è un privilegio che ho vissuto con grande passione, dando tutto me stesso, sempre. Le emozioni che questi colori ti regalano sono paragonabili solo alle più rigide e spaventose montagne russe: dalle stelle alle stalle e ritorno in un batter di ciglia, senza preavviso ne pacche sulle spalle. Sempre sotto i riflettori, sempre sotto giudizio, tutto sempre amplificato dalla meravigliosa storia di questo club.

Devi avere le spalle larghe per stare seduto su questa panchina e quando sono arrivato, nel 2012 tra lo scetticismo e la curiosità generale, mi sono sentito subito a mio agio, ma le mie spalle si sono allargate grazie a Isacco Manfredini, Aniceto Caffarri e Romano Ferretti che mi hanno dato la possibilità di sbagliare e dimostrare col tempo le mie qualità. E anche grazie a loro se sono diventato quel che sono ora.

In quattro anni abbiamo costruito uno spogliatoio, una filosofia, un amore incondizionato per la maglia, abbiamo fatto in modo che la Bagnolese tornasse ad essere "meglio di un club". Abbiamo sempre raggiunto gli obiettivi prefissati vivendo fortissime emozioni sia positive che negative, lo abbiamo sempre fatto da famiglia, la famiglia rossoblù. Certo mi dispiace di non essere riuscito a portare a casa alcun titolo degno di questa storia che potesse legarmi ancor di più a questa società ma ci sono comunque ricordi che rimarranno sempre nel mio cuore: l´intervallo col Colorno nel mio primo anno, il Centenario, l´amichevole col Sassuolo di mister Di Francesco, la "mia" Juventus al Fratelli Campari, la meravigliosa e sorprendente cavalcata del secondo anno, il 4 a 5 di Fiorano nel terzo anno, la vittoria del Cavazzoli con un meraviglioso gruppo Juniores, e la salvezza di quest´anno con una delle rose più giovani di sempre. In tutti in questi ricordi una speciale magia: la capacità di tirar fuori qualcosa di speciale quando ci siamo trovati con le spalle al muro. Una magia rossoblù che solo noi possiamo capire.

Sono grato a tutti Bagnolesi che mi hanno voluto bene e in particolar modo a: Enzo Bacilieri, Livio Manicardi, Livio Bartoli, Sergio Poli, Rino Bigi, Primo Salsi, Sergio Miari, Giacomo Denti, Lino Gianferrari e Virginio Rozzi.

Ringrazio i meravigliosi uomini che hanno lavorato con me

- Gianluca Iotti professore e persona estremamente affidabile e lucida

- Diego Maggioni compagno di squadra prima e vice allenatore poi

- Niccolò Catuzzi amico e instancabile oratore di calcio

- Francesco Montecchi vice allenatore perfetto e ineguagliabile

- Flavio Bolognesi preparatore dei portieri e amico di una vita

- Marco Rubertelli analista, "consigliere personale" e grande amico

- Sandro Capiluppi degno storico rappresentante di questa grande famiglia

Un grazie particolare anche a Luca Cavazzoni che ha sempre portato avanti con grande professionalità uno dei compiti più difficili: raccontare agli sportivi gli eventi senza ascoltare il cuore. E il suo cuore, vi assicuro, è rossoblù.

Ma di più di tutti DEVO ringraziare i 59 giocatori che in questi quattro anni mi hanno concesso la loro fiducia e la loro stima. E´ solo grazie a voi se la mia esperienza è durata così tanto. Nessuno di voi si merita un posto marginale nel mio cuore ed ognuno di voi è riuscito a trasmettermi qualcosa. In quattro anni siete stati magnificamente rappresentati da tre capitani differenti tra loro ma in egual modo degni di portare la fascia e ricambiare la mia fiducia.

- Daniele Fornaciari che ho visto nascere e crescere come giocatore poi diventare un grande capitano

- Luca Ferrari fuoriclasse assoluto in campo ma anche e sopratutto fuori

- Roberto Bonacini diventato capitano ed esempio per tutti a suon di sacrifici e meriti.

Come vi ho sempre detto, non vince i campionati solo chi arriva primo, ma anche chi riesce a credere in qualcosa, a sentirsi speciale, a ricordare con piacere le stagioni passate insieme. Grazie e arrivederci Bagnolese, hai e avrai sempre qualcosa in più".

Simone Siligardi



Fonte: Simone Siligardi

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